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Inviato il: Martedì, 16-Ott-2007, 21:11
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 921 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 04-Nov-2006 |
Analisi e scenari Il Rapporto è stato curato dal Gruppo di lavoro dell’Ufficio di Presidenza ENEA che si è avvalso del supporto dell’Advisory Board* e dei contributi di esperti dei Dipartimenti dell’ENEA Il coordinamento scientifico è stato curato da Carlo Manna
DOMANDA E OFFERTA DI ENERGIA IN ITALIA Alla modesta crescita dell’economia italiana ha corrisposto, nel corso del 2005, un limitato innalzamento della domanda complessiva d’energia e dell’intensità energetica. Il consumo di energia primaria per fonti evidenzia un’ulteriore riduzione dei consumi dei prodotti petroliferi, che restano comunque la fonte che contribuisce in quota maggiore alla domanda di energia (figura 11). La corrispondente crescita del ricorso al gas naturale conferma d’altronde un processo di sostituzione in atto già dalla metà degli anni 90 (figura 12). Anche il carbone fa segnare un calo nel 2005, invertendo in questo caso una tendenza all’aumento che si era verificata negli anni precedenti. Sostanzialmente stabile nel lungo periodo il dato dell’energia elettrica importata, che vede nel 2005 una riduzione rispetto al 2004. In riduzione di quasi 1 punto percentuale il contributo delle rinnovabili che, data la forte prevalenza della fonte idroelettrica, è condizionato dai fattori stagionali. I dati dal 2002 al 2005 mettono in evidenza un aumento continuo dei consumi totali di energia con un tasso più elevato nel periodo 2002-2003 e un rallentamento nel periodo 2004–2005 mentre l’andamento del PIL nello stesso periodo è rimasto quasi stazionario, registrando una leggera diminuzione nel 2005.
L’aumento della domanda di energia riguarda soprattutto i settori residenziale e terziario ed è causato essenzialmente da fattori climatici (figura 13). In particolare, nel 2003, tali consumi sono aumentati in maniera sostenuta con un incremento sia dei consumi di gas per il riscaldamento ambientale sia dei consumi elettrici per la climatizzazione estiva. Il trend di crescita si conferma nel 2004, anche se ad un ritmo più contenuto, e nel 2005; nell’ultimo anno la crescita dei consumi nel settore civile controbilancia la leggera diminuzione nel settore dell’industria e dei trasporti (figure 13 e 14).
L’andamento dei prezzi del greggio ha fatto crescere ulteriormente la fattura energetica italiana che ha sfiorato nel 2005 i 40 miliardi di euro, una cifra che rappresenta il 2,9% del PIL, facendo segnare uno degli incrementi annuali più elevati degli ultimi due decenni con un aumento di oltre il 30% rispetto al 2004 (figura 15). L’aumento della fattura energetica riflette un andamento delle importazioni di fonti primarie dall’estero, e quindi della dipendenza energetica dell’Italia, il cui andamento è in continua crescita a partire dalla fine degli anni 90. Come si vede nella pagina successiva in figura 16, la dipendenza complessiva dalle importazioni sale nel 2005 all’85,07% e fa segnare il suo massimo in relazione alle importazioni di petrolio (92,86%) e il suo minimo per le importazioni di energia elettrica (16,13%). fonte:
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Inviato il: Martedì, 16-Ott-2007, 21:14
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