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> CALORE AD ALTA TEMPERATURA - LIBRO ENEA, Il Solare Termodinamico è il più economico
 
MatteoAdmin
Inviato il: Sabato, 26-Lug-2008, 13:28
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Calore ad alta temperatura
dall’energia solare


Una tecnologia innovativa per un’energia pulita,
disponibile con continuità e ad un costo competitivo


Energia e povertà
Il “World Energy Outlook 2002” dell’IEA (International Energy Agency) evidenzia che ben 1,6 miliardi di persone – un quarto della popolazione mondiale – sono oggi sprovviste di energia elettrica, il che preclude loro inevitabilmente lo sviluppo di una qualsiasi attività industriale e i relativi risvolti occupazionali. La maggioranza (4/5) di queste popolazioni vive in aree rurali dei Paesi in via di sviluppo, principalmente in Asia e in Africa. Inoltre circa 2,4 miliardi di persone fanno affidamento quasi esclusivamente sulle biomasse tradizionali come fonte di energia primaria (fig. 1). Peraltro, in molti di questi Paesi, il livello di radiazione solare è considerevole e potrebbe divenire la fonte primaria di energia, purché utilizzabile con tecnologie semplici ed economiche. È quindi compito dei Paesi più avanzati, come l’Italia, sviluppare nuove tecnologie ed il “know-how” corrispondente, al fine di permettere un tale progresso.
L’energia è necessaria
Le attività umane hanno quindi pressoché raddoppiato l’energia endogena del pianeta Terra. Il consumo complessivo legato alle attività dell’uomo è comunque solo 1/10.000 dell’energia incidente sulla superficie terrestre proveniente dal sole.
Il trasporto elettrico su lunghe distanze: fattibile ed economico
A oggi, quasi 60 GW di potenza elettrica sono trasportati a grande distanza in 80 installazioni operative, basate su linee elettriche di trasmissione in corrente continua ad alta tensione (HVDC). Tra tutte, ricordiamo quella che porta l’energia elettrica alla città di New York dal Canada, su una distanza maggiore di tremila chilometri. Queste linee, con una potenza tipica di trasmissione che va da 0,2 a 10 GWe, superano, con l’ausilio di cavi marini, anche gli ostacoli dovuti all’attraversamento di tratti di mare; vanno citati al riguardo, per quanto concerne l’Italia, il collegamento sottomarino con la Sardegna e quello, entrato in funzione di recente, con la Grecia. Il costo della trasmissione di potenza tramite linee terrestri HVDC può essere stimato con la relazione: [0,3 + (0,2 ÷ 0,6)Lo] US¢/kWh dove con Lo è indicata la lunghezza della linea in migliaia di chilometri. L’ i ncidenza dei tratti di trasmissione marini è all’incirca dieci volte maggiore rispetto a quella sopra citata.
La perdita di potenza nel trasporto è contenuta, pari a circa 0,03 Lo. A titolo di esempio, il costo del trasport o per una distanza di 1.000 km su terra e 100 km in mare – la distanza necessaria per trasportare in Sicilia l’energia prodotta nel Sahara vicino – è dell’ordine di 0,6÷1,0 US¢/kWh, un costo addizionale sicuramente accettabile. L’energia elettrica prodotta nel Nord Africa potrebbe essere quindi trasferita alla rete europea per mezzo di linee HVDC, due delle quali sono già in fase di realizzazione, tra l’Algeria e l’Italia (2.000 MW) e tra il Marocco e la Spagna (3.000 MW).
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