Versione stampabile della discussione
Clicca qui per visualizzare questa discussione nel suo formato originale
Pianeta Paradiso > SOLARE TERMODINAMICO AD ALTA TEMPERATURA > IL PROGETTO ARCHIMEDE


Inviato da: MatteoAdmin il Domenica, 05-Nov-2006, 05:24
IL PROGETTO ARCHIMEDE
Energia Elettrica anche la notte,
grazie a un campo di "Specchi Parabolici", a Sali di "Nitrato di Sodio e di Potassio" ed a un "Sistema a Torre" per l'accumulo dell'energia Termica.

Solare Termodinamico ad Alta Temperatura


Nel panorama delle risorse energetiche strategiche nazionali, questo Progetto Archimede ideato e creato dal Nobel Carlo Rubbia meriterebbe maggior credito e spazio. Questa tecnologia Italiana, sottoposta, negli ultimi anni, nel centro dell'Enea di Casaccia a varie prove ed analisi sperimentale è ritenuta ormai pronta per essere testata sul campo.
Il "Solare Termodinamico ad Alta Temperatura", ormai noto come "Progetto Archimede", in onore del grande scienziato-matematico che teorizzo, nel 212 a.c. la possibilità di bruciare le navi nemiche utilizzando degli "specchi ustori" che concentrassero numerosi raggi solari su uno stesso punto amplificando la temperatura sino a superare il punto di combustione innescando così l'autoincendio attraverso i raggi del solari.

Questo progetto ideato dal Nobel Carlo Rubbia,
user posted image19 maggio 2004, il taglio del nastro: da sinistra, il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano e il presidente di Enel, Piero Gnudi

sulla scia di un'altro che utilizzo lo stesso principio degli "Specchi Ustori di Archimede", realizzato in California negli anni 80 ma con scarsi risultati perchè in quelle Centrali Solari, della potenza di 350 MWe, usano come "Fluido Termovettore" l'olio minerale, materiale infiammabile e di conseguenza con dei limiti nella possibilità di amplificazione della temperatura, infatti oltre i 350 gradi può innescarsi l'autocombustione.
L'originalità del progetto di Carlo Rubbia sta nell'aver sostituito l'olio minerale con dei semplici fertilizzanti, spesso utilizzati in agricoltura, cioè "Sali di Nitrato di Sodio e di Potassio" questi oltre i 290 gradi fondono e diventano un ottimo mezzo per il trasporto del calore. Il sistema è totalmente ecologico non ha limiti di temperatura non presentando punto di conbustione in quanto non sono sali infiammabili è di conseguenza grazie ad una maggior concentrazione dei raggi solari si può portare la temperatura sino a raggiungere i 550 gradi(limite imposto stavolta dal materiale dei tubi che devono contenere i "sali fusi"; la più alta temperatura del "fluido di trasporto del calore" permette d'integrare l'impianto con un Sistema a Torre per l'accumulo dell'Energia Termica, riuscendo con questo metodo a produrre l'energia elettrica anche durante le fasi di assenza di sole, giornate nuvolose e durante la notte.
Il progetto prevede in futuro, se la ricerca come è ipotizzabile porterà ad una maggiore resistenza al calore dei materiali atti a contenere il "fluido vettore", l'aumento della temperature di esercizio sino agli 850 gradi riuscendo così a raggiungere il punto di dissociazione tra Idrogeno e Ossigeno per arrivare a produrre così in un'unico ciclo Energia Elettrica ed Idrogeno, cioè il carburante per le auto del futuro, il tutto con residui inquinanti zero ed emissioni inquinanti nell'atmosfera nulle.
Il tempo di realizzazione ed entrata in produzione, della Centrale Solare è stimato in circa 3 anni(senza impianti per la produzione dell'idrogeno).
Dopo gli esperimenti fatti utilizzando 550 mq di Specchi Parabolici nel Centro Ricerche di Casaccia dell'ENEA, è stato localizzato il sito che dovrà accogliere il Progetto Archimede, un'area di 40 ettari in cui verranno installati circa 200.000 mq di Specchi Parabolici, quest'area è anessa alla Centrale Enel di Priolo Gargallo a Siracura, partner del progetto la stessa Enel, è prevista la seguente produzione annua: Energia Termica 179 GWh/a, Energia elettrica 59 GWh/a; praticamente una centrale da circa 28 MWe, sufficiente ad alimentare circa 15.000 utenze domestiche cioè circa 45.000 abitanti, spesa prevista 60 milioni di euro, praticamente un'inezia se raffrontata alle spese(spesso sprechi) correnti dello Stato.
user posted image19 maggio 2004, la conferenza stampa di presentazione del progetto Archimede: da sinistra, Paolo Scaroni, Piero Gnudi, Antonio Marzano, Carlo Rubbia.

Purtroppo dopo il taglio del nastro di inizio lavori, a Priolo si è fermato tutto i 60.000.000 di euro sono rimasti in cassaforte, Carlo Rubbia ha lasciato la presidenza dell'ENEA, sembra che stufo di stare ad aspettare i finanziamenti se ne sia andato suo malgrado in Spagna dove le costruzioni delle Centrali Solari sono all'ordine del giorno ed in pieno boom, e gli spagnoli bene hanno pensato ad avallersi della preziosa collaborazione del Prof. Carlo Rubbia, il Ministro che taglio il nastro è rimasto vittima di un Rimpasto di Governo, ed il nostro misero e piccolissimo investimento(oltre 20 anni fa per le Centrali Solari ad olio minerale, nella California hanno investito 20 volte la cifra prevista a a Priolo) è ancora soltanto un progetto di carta, e poi ci si lamenta se ci trattano da "Piccola Italia", memmeno quattro specchi riusciamo a installare, speriamo in tempi migliori.

per maggiori informazioni e documentazione:
http://www.enea.it/com/archimede/indexframe.html
http://www.enea.it/com/solar/doc/documenti.html
http://www.enel.it/eventi/priolo/speciale.asp?m=1

Inviato da: MatteoAdmin il Domenica, 05-Nov-2006, 05:29
IL PROGETTO ARCHIMEDE IN 3D

Il progetto della Centrale Solare di Priolo Gargallo

user posted image
Frutto della collaborazione tra Enel ed Enea, il Progetto Archimede consente di applicare, per la prima volta nel mondo, l'integrazione tra un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico. Utilizzando una tecnologia innovativa ed esclusiva, elaborata da Enea, Archimede produce energia elettrica dal Sole in maniera costante.
Un campo solare composto da 360 specchi (collettori parabolici) concentrerà la luce del Sole su tubazioni percorse da un nuovo fluido a base di sali che ha la proprietà di accumulare il calore. Ciò renderà disponibile calore ad alta temperatura in ogni momento della giornata e in qualsiasi condizione meteorologica. In questo modo sono superati i problemi tipici delle fonti energetiche rinnovabili. L'energia termica così raccolta produce vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine della centrale, incrementa la produzione di energia elettrica. Questo riduce il consumo di combustibili fossili migliorando, di conseguenza, le prestazioni ambientali.
Il Progetto Archimede, infatti, consente un risparmio di 12.500 tonnellate di petrolio e, soprattutto, minori emissioni di anidride carbonica per 401mila(in realtà 40.000) tonnellate all'anno. Il nuovo impianto, in più, consente di produrre energia elettrica aggiuntiva da fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno di una città di ventimila abitanti. Secondo Paolo Scaroni, amministratore delegato di Enel, "a Priolo si celebra il matrimonio tra le migliori tecnologie di oggi e le innovazioni del futuro. Enel vuol svolgere questa funzione di ponte e di catalizzatore per permettere anche ai progetti più avveniristici di realizzarsi, integrandoli in un contesto industriale. Produrre a costi competitivi, nel rispetto dell'ambiente - ha concluso Scaroni - è la sfida: il piano di riconversioni del parco centrali di Enel, l'impegno della Società nella ricerca e la collaborazione con l'Enea vanno in questa direzione".
Sfida raccolta e rilanciata da Carlo Rubbia, presidente dell'Enea, secondo il quale "la produzione di grandi quantità di energia pulita, continuamente disponibile e a costi confrontabili con quella dei fossili rappresenta un reale salto tecnologico che permetterà, se utilizzata in scala adeguata, di contribuire in modo determinante ad una maggiore indipendenza energetica e alla riduzione dei gas serra, in particolare per le aree ad alta insolazione come le regioni del Sud del nostro Paese".
fonte: http://www.enel.it/eventi/priolo/progettoArchimede.asp?m=2

un utente mi ha gentilmente fatto osservare che il dato: "401mila" sembra un pò esagerato, in effetti il valore corretto è "40 mila", in quanto il rapporto tra Anidride Carbonica prodotta ed Energia Primaria utilizzata è circa 3,11.

fonte Enea: 12.703 tonnellate di petrolio all'anno risparmiato e 39.458 tonnellate all'anno di CO2 evitate.

Il progetto in 3D http://www.enel.it/eventi/priolo/chooseVideo.asp?m=5

Inviato da: MatteoAdmin il Domenica, 05-Nov-2006, 05:31
INTERVISTA DI ALCUNI ANNI FA ALL'ALLORA PRESIDENTE DELL'ENEA
Carlo Rubbia
user posted image
Priolo Gargallo dimostra che ricerca e industria possono andare a braccetto…
Questa di Priolo Gargallo è un'occasione importante per la ricerca, che ha bisogno di idee, e per il mondo produttivo che ha finalmente capito l'importanza delle idee. Da Priolo si può aprire una nuova fase per il nostro Paese, nel quale industria e ricerca possono coesistere se non addirittura complementarsi vicendevolmente. Enel ed Enea operano insieme molto bene in un contesto totalmente italiano. Il progetto Archimede è un risultato ben concreto su un problema pressante per il nostro Paese come è quello dell'energia.
Ci sono stati problemi nella realizzazione del progetto Archimede?
Tutte le idee nuove partono in sordina per poi crescere con il passare del tempo. Enea ha lanciato tre anni fa questo progetto, tengo a precisare totalmente made in Italy. Alla fine dello scorso anno, il gruppo di lavoro che nel frattempo si era costituito, è riuscito a far funzionare il primo tubo che rende operativo il programma. In questo quadro abbiamo sviluppato un ottimo rapporto con Enel, che ci ha aiutato in maniera sostanziale a mettere in pratica queste idee trasformandole in un qualche cosa di utile e utilizzabile. La posizione della Sicilia ci permette di pensare ad una produzione di energia in termini economici ottimali e in condizioni di estrema semplicità. Questo apre una doppia strada per il nostro Paese: la prima è quella di produrre altri impianti solari, mentre la seconda è quella che porta alla produzione di energia rinnovabile "indigena" in un momento delicato come quello attuale. I tempi tecnici sono relativamente brevi. Contiamo di produrre energia elettrica verde entro i prossimi tre anni.
Il futuro quindi è nel sole…
Ne sono più convinto, a patto che iniziamo ad imparare come sfruttare al meglio tutta l'energia che sprigiona, in maniera costante e pulita. Consideriamo un aspetto molto semplice. Un campo di specchi grande come un aeroporto può produrre un sesto dell'energia che importiamo dalla Francia. Perché questa quantità non la possiamo prendere dalle aree disabitate del nostro Paese?
Il punto di arrivo sarà l'indipendenza energetica?
Questo che compiamo a Priolo Gargallo è un primo, significativo,passo verso questa direzione, ma di strada da fare ne abbiamo ancora tanta. Da questo punto di vista, l'Italia tra i grandi del Pianeta, è il Paese più vulnerabile dal punto di vista energetico per la quasi totale dipendenza dalle importazioni delle fonti energetiche.
Oggi si sviluppa il solare, domani sarà la volta dell'idrogeno?
Anche per lo sviluppo dell'energia derivata dall'idrogeno vorremmo procedere allo stesso modo che con il solare. Non c'è dubbio che esistono solamente due fonti di energia totalmente pulite, una è quella solare l'altra è quella ad idrogeno. Il progetto intorno al quale un gruppo di ricercatori dell'Enea sta lavorando è la sostituzione del gas con l'idrogeno. Lo studio prevede la produzione diretta di idrogeno a partire dal calore solare. Attraverso un sistema relativamente semplice, il sole trasforma l'acqua in idrogeno e ossigeno. Mentre quest'ultimo si disperde nell'atmosfera, l'idrogeno verrà utilizzato come fonte energetica.
fonte: http://www.enel.it/eventi/priolo/leggiInterview.asp?m=4&wInt=2


Purtroppo il nostro Nobel Carlo Rubbia, da circa due anni non è più il presidente dell'Enea, all'improvviso non è stato più ritenuto utile investire 50 milioni di euro in tale progetto, causando le dimmissioni di Rubbia, il quale è stato subito invitato dagli spagnoli per collaborare alla realizzazione delle Centrali Solari in Spagna, il direttore della ricerca spagnolo è stato suo collaboratore quando Rubbia presiedeva il gruppo europeo di ricerca sulla fusione nucleare.
Mentre qua da noi si continua a discutere Nucleari si, Nucleare no gli altri corrono con le nuove Tecnologie, utilizzando pure i cervelli Italiani, questo fa onore ai nostri uomini migliori ma meno ai nostri governanti.

Inviato da: Elio Adriano il Giovedì, 30-Nov-2006, 19:21
Che tristezza, un'altra occasione persa!
Un'altro dei nostri "cervelli" (nonché uno dei pochi Nobel scientifici italiani) costretto ad emigrare dalla pochezza della nostra classe politica, dalle beghe di quartiere, dal clientelismo, dalla scarsa lungimiranza.. Ormai ci potremmo chiamare il Paese delle occasioni perse.
50 milioni di Euro non sono pochi, ma se lo Stato, dalle casse disastrate, non li ha (e non si contano gli sprechi), si poteva cercare qualche altra fonte: la CDP, le fondazioni bancarie, un prestito in project finance, le opportunità sono tante per un progetto così interessante. Anche se l'interesse pubblico avrebbo dovuto anteporre ogni considerazione economica da parte dello Stato.
Grazie per l'esposizione chiara e dettagliata di un progetto così interessante.
L'argomento è assolutamente cruciale per la nostra salute e il nostro benessere; questi sono troppo preziosi per cederli (e gratis!!!!) a vantaggio del profitto di poche società petrolifero/automobilistiche.
Occorre supportare incondizionatamente chi faccia qualcosa (qualsiasi cosa! e in questo caso era qualcosa di molto importante) per scardinare questo paradigma economico-produttivo.
Ancora una volta, in questo caso, viva la Spagna! che si dimostra più all'avanguardia di noi nell'ennesimo settore.

Inviato da: MatteoAdmin il Lunedì, 04-Dic-2006, 14:36
Rai REPORT
CATTIVI CONSIGLI
di Giovanna Boursier
in onda domenica 22 ottobre 2006 alle 21.30


GIOVANNA BOURSIER (fuori campo)L'Enel, Poste Italiane, L’Anas, Ferrovie Dello Stato, Alitalia, sono le più grandi aziende pubbliche italiane. Nei loro consigli d’amministrazione ci siedono i manager che fanno funzionare i servizi primari del paese. Il numero di membri minimo previsto dalla legge sarebbe 3. Alle poste i consiglieri sono 11. La Rai ne ha 9, il Poligrafico dello Stato 10. Alitalia e Ferrovie 5. Gestore della rete elettrica 7, all’ Eni sono in 12, all’Enel 9.

TIZIANO TREU – Presidente Commissione Lavoro e Previdenza Sociale
Le ex municipalizzate più o meno trasformate, sono oltre 800. E quindi capirà, per quanto poco: 800 per, che ne so, 10 consiglieri fa 8000 persone che gravano, più o meno...eh facciamo i conti, però non c’è dubbio che sono eccessivi.

GIOVANNA BOURSIER (fuori campo)
Facendo i conti si vede che ogni azienda ha delle società controllate e se si fanno le somme i consiglieri diventano un numero esagerato: Poste 111, Rai 197, Enel 165, Ferrovie 316.

TIZIANO TREU – Presidente Commissione Lavoro e Previdenza Sociale
è anche vero che spesso si aggiunge a un nucleo di competenti un altro numero di politici da sistemare oppure comunque persone amiche che non sono necessariamente, spesso non sono competenti.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Quando il denaro è pubblico, se invece di tre consiglieri ne piazzi 9 cosa vuoi che sia, quei 40 mila euro all’anno a testa, non sono certamente uno scandalo. Dipende per quanti numeri lo moltiplichi, dipende cosa dovranno fare. Se la logica è quella dell’amico o del politico non eletto, è probabile che dentro a quel consiglio prenderà decisioni che non necessariamente risponderanno alle logiche del buon funzionamento. Se a questo aggiungiamo l’incompetenza, alla lunga è un bel problema! I grandi manager hanno grandi stipendi perché hanno grandi responsabilità e devono produrre risultati. Se i risultati non arrivano le ragioni possono essere tante. L’inchiesta di oggi è di Giovanna Boursier


omissis...........
...............................



GIOVANNA BOURSIER (fuori campo)
Succede così: il contratto dice che se il mandato non viene rinnovato saranno pagati altri 3 anni di stipendio. Scaroni decide lui di andare all’ Eni ma esige comunque dall’ Enel i 3 anni di buonuscita. Giancarlo Cimoli se ne andò da Ferrovie nel 2004. Il suo mandato era scaduto e non fu rinnovato. non aveva fatto marciare meglio ferrovie ma gli fu data una buonuscita di 6,7 milioni di euro. Lunardi lo manda a risanare Alitalia, gia’ sommersa dai debiti: aveva previsto che il 2006 sarebbe stato l’anno del pareggio invece, dopo 2 anni dal suo arrivo, Alitalia è sull’orlo del fallimento.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
La semestrale di quest’anno parla di 221 milioni di passivo, le previsioni a fine anno sembrerebbero 350 milioni di passivo, negli ultimi 2 anni oltre 3mila lavoratori hanno lasciato l’azienda, è stato applicato un piano di mobilità molto pesante, attualmente i lavoratori fanno cassa integrazione, i nostri contratti sono bloccati da anni quindi il costo del lavoro è stato attaccato pesantemente ed è uno dei più bassi rispetto ai nostri competitor europei.

GIOVANNA BOURSIER (fuori campo)
Ad oggi Alitalia ha 17 mila dipendenti, in cassa integrazione a rotazione. Nonostante il fiume di finanziamenti pubblici - dal 1997 Alitalia ha avuto contributi statali per quasi 7 miliardi di euro - l’azienda è al tracollo e perde circa 1 milione di euro al giorno. Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, dice che Alitalia vive il momento più delicato della sua storia e che la situazione è completamente fuori controllo.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
Sicuramente si tratta di scelte industriali sbagliate. Abbiamo dovuto sopportare un piano che era esclusivamente finanziario e non industriale, quindi scelte di rotte sbagliate, di mercati trascurati un esempio per tutti: stiamo aprendo ai mercati orientali e alla Cina, Alitalia va in controtendenza e contrae quel mercato.

AL TELEFONO FUNZIONARIO ENAC
Cimoli è andato non sapendo nulla di aerei e intorno a sé ha continuato a chiamarsi altra gente che non sa nulla di aerei. E ha posto un problema esclusivamente di paino industriale Cimoli. Non ha mai posto un problema gestionale. Il problema di Cimoli evidentemente è legato al fatto che lui ha un’idea ferroviaria.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
Quando un’azienda va male e va così male e il proprio piano è fallimentare crediamo che sarebbe un gesto eticamente corretto presentare automaticamente le proprie dimissioni riconoscendo di aver sbagliato.

GIOVANNA BOURSIER (fuori campo)
Quel che sappiamo è che quando Cimoli se ne andrà da Alitalia prima del 2007 si porterà a casa una buonuscita di 8 milioni di euro. Nel 2005 una delibera del consiglio di amministrazione gli raddoppia lo stipendio che passa 2milioni 791 mila euro l’anno che è 6 volte l’amministratore delegato di Air France e il triplo rispetto a quello di British Airways. 2 compagnie che viaggiano bene e hanno bilanci in utile.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
Dati ufficiali iscritti a bilancio: l’Ad di Air France guadagna 30mila euro al mese, quello di KLM 45mila, quello di British 64mila e parliamo di 3 compagnie in attivo. Il nostro amministratore delegato prende 190.000 euro al mese. Io trovo vergognoso che mentre i lavoratori della compagnia facevano i sacrifici di cui abbiamo parlato prima il top manager, il top management non dia l’esempio riducendosi lo stipendio non raddoppiandolo. Credo che sia eticamente vergognoso.

Continua, per l'intera puntata clicca:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068730,00.html

******************************************************************************

I 50.000.000 necessari per costruire la Centrale Solare a Specchi Parabolici progettata da Rubbia, presi in astratto possono sembrare anche una grossa cifra.
Ma ora prova a confrontarli solo col passivo di Alitalia cioè con quanto lo Stato(essendo azionista di maggioranza versa, a fondo perduto, per tenere in piedi questo carrozzone).

7 miliardi di euro in 10 anni(dal 1997 ad oggi) secondo quelli di Report, non essendo state smentite ed essendo ancora nel sito ufficiale della televisione pubblica credo siano stime corrette.

Nei primi sei mesi del 2006 passivo di 221 milioni di euro.

Facciamo due conti elementari:

7 miliardi equivalgono a 7.000 milioni di euro.

7.000 : 50 = 140

Cioè con i soldi regalati ad Alitalia negli ultimi 10 anni si sarebbero potute realizzare 140 Centrali Solari come quella prevista da Rubbia a Priolo.

Facciamo altri due semplici operazioni:

se una Centrale fornisce Energia Elettrica per circa 7.000 utenze domestiche, 140 forniscono energia per circa:

140 x 7.000 = 980.000 abitazioni residenziali

ipotizzando una media di 4 abitanti ad unità abitativa si ha:

4 x 980.000 = 3.920.000 persone

Praticamente con i soldi buttati in Alitalia(negli utimi 10 anni) si sarebbe potuta fornire Energia Elettrica quasi gratis(il sole non si paga) per 30 anni, a circa 4.000.000 di persone.

Alla fine il costo della Centrale Solare di Rubbia, se confrontata con altri costi e sperperi, mi pare sembri una briciola ed è pure produttiva.

Matteo
Colomba_postina.gif

Inviato da: Matteo il Mercoledì, 06-Dic-2006, 16:43
19 maggio 2004 intervista a Carlo Rubbia, son passati quasi tre anni ma tutto è fermo a quel giorno.

da Repubblica.it
Vicino a Siracusa un impianto all'avanguardia: oggi l'inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede "Così catturerò l'energia del sole"
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura


di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA - "Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l'energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare". E' un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall'ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l'Enea festeggerà oggi l'inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l'impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell'Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.

Eppure, dopo Archimede che l'aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l'esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
"Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent'anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l'impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa".

Molto più affidabile?
"Non c'è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l'arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l'energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c'è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c'è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili".

Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
"Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno ed evitano l'emissione di 40 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l'impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento".

Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
"Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell'impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un'energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un'area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno".

Per esempio?
"Non si producono rifiuti né emissioni. L'energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni".

Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
"Secondo le previsioni dell'Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l'idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l'unica rinnovabile che ha mercato è l'idroelettrico perché le dighe consentono di usare l'acqua quando ce n'è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni".

Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
"In prospettiva, arrivando a un'applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell'Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano".

Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
"Perché è un'idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c'è un disperato bisogno di un'energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell'atmosfera e ci si assume il rischio dell'instabilità climatica legata a questo processo".


(19 maggio 2004)

fonte: http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/archicentrale/archicentrale/archicentrale.html

Colomba_postina.gif

Inviato da: matteo il Domenica, 24-Dic-2006, 13:49
REPORT INTERVISTA IL NOBEL CARLO RUBBIA
ED JUAN ANTONIO RUBIO- direttore generale Ciemat -

Centro di Ricerche Energetiche e Ambientali (l'Enea Spagnolo)



A TUTTO GAS
di Michele Buono, Piero Riccardi
In onda domenica 29 ottobre 2006


MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ormai in buona parte d’Italia sono stati accesi i riscaldamenti e siamo certi che a breve inizierà l’emergenza gas. E allora che si fa?

................
omissis.........
.................
..................
....................
.................
MICHELE BUONO (fuori campo)
E per abbattere importazione e consumi di gas, petrolio, carbone e per arrivare a spegnere le centrali nucleari, in Germania le fonti rinnovabili di energia pesano parecchio.

MATTHIAS ECK- ingegnere
In Germania ci sono 18000 impianti per una potenza complessiva di 18000 Mgw che copre circa il 7 l’8 per cento dei consumi energetici.

MICHELE BUONO (fuori campo)
18.000 Mgw contro i 1000 installati in ItaliaPannelli solari e fotovoltaici sembrano oramai una caratteristica del paesaggio tedesco.Questo impianto di queste dimensioni di fotovoltaico quanti appartamenti può servire come energia?

HERIBERT FABRY- ingegnere
E’ sufficiente per 6 case unifamiliari e produce circa 20.000 kwh l’anno.In realtà però l’energia elettrica viene immessa in rete, venduta alla rete, perché per un impianto di questo tipo vengono pagati 57,4 centesimi al kwh.L’elettricità che si compra dalla rete costa intorno ai 15 cent al kwh mentre quella che viene prodotta da questo impianto la pagano 57,4 cent.

MAURIZIO PALLANTE- comitato uso razionale dell’energia
La domanda di energia ha un andamento variabile nel corso della giornata, raggiunge dei picchi e raggiunge dei livelli più bassi, I picchi durano poche ore nel corso della giornata, se ci fossero delle grandi centrali finalizzate a soddisfare la domanda di picco, il costo del Kwh prodotto da queste centrali sarebbe altissimo, molto più alto del costo di altre centrali che lavorano per un maggior numero di ore al giorno e quindi producono più Kwh al giorno. Se invece nelle ore di picco c’è una miriade di piccoli impianti che riversano in rete le loro eccedenze non c’è più bisogno di avere queste centrali.

MICHELE BUONO (fuori campo)
Questo in Germania che obiettivamente ha meno sole dell’Italia. Noi prevediamo di importare sempre più gas per riscaldarci e per far camminare le centrali elettriche e almeno fino ad oggi, con tutto il sole che ci abbiamo, le tecnologie solari non hanno preso il volo.

DOMENICO INGLIERI- gruppo imprese fotovoltaico italiane
In Germania l’anno scorso sono stati installati 603 Mw, significa 603.000 Kw di impianti. In Italia l’anno scorso sono stati installati 5 Mgw, 5.000. La Germania in 4 anni ha creato un’industria fotovoltaica che oggi si sta affermando nel mondo

MICHELE BUONO (fuori campo)
Prendiamo per Braunschweig, direzione Berlino. La fabbrica si chiama Solvis, produce pannelli solari ed Helmut Jager, direttore e fondatore, ha speso 2 milioni di euro in più per costruirla ma non è pazzo, ci dicono.

MICHELE BUONO
Come vanno gli affari ingegnere?

HELMUT JAGER- direttore Solvis
Negli ultimi 3 anni il fatturato della Solvis è aumentato di parecchio: nel 2004 è stato di 16,7 milioni, nel 2005 siamo saliti a 27 e le previsioni per quest’anno si aggirano sui 45/50 milioni.

MICHELE BUONO (fuori campo)
E intanto risparmia sulla bolletta energetica 150.000 euro l’anno, non succhia energia al suo paese anzi qualche volta gli capita di cedergliela e non inquina perché la sua fabbrica è a 0 emissioni.

HELMUT JAGER- direttore Solvis
Zero emissioni significa che produciamo tanta energia quanta ne viene consumata nell’arco di un anno…

MICHELE BUONO (fuori campo)
E la partita è pari. Come si fa? Ma è un classico il sistema! Isolamento termico innanzitutto; lo scambiatore di calore per mantenere costante la temperatura e il cogeneratore che produce contemporaneamente energia elettrica e calore per tutta la fabbrica.Come carburante l’olio di colza che brucia ed emette anidride carbonica. Ma attenzione! E’ la stessa quantità dell’ossigeno che produce la pianta quando cresce. Quindi nemmeno un grammo in più di anidride carbonica in atmosfera.Il cogeneratore produce l’80 per cento di energia di cui ha bisogno la fabbrica; il restante 20 lo fanno tutti questi pannelli messi sultetto. E succede pure, che nei fine settimana la fabbrica produca più energia di quanta ne serva. Nessun problema: si immette nella rete nazionale.

MILENA GABENLLI IN STUDIO
Sarà per affinità culturale se in Italia l’unica regione che sta facendo le stesse cose è L’Alto Adige. In Germania a fine 2005 con il fotovoltaico hanno prodotto 603 megawatt e noi 5! Di diverso i tedeschi hanno meno grovigli di norme, e sopratutto le applicano. Noi ci siamo inventati le fonti assimilabili, e gli incentivi li diamo ai Merloni, Garrone, Lucchini, Falk, Eni, Moratti che anziché pagare per smaltire gli oli combustibili pesanti che provengono dalla lavorazione del petrolio, li bruciano, ricavano energia e incassano dalla nostra bolletta. Loro ottengono il certificato verde. Il Nobel Rubbia che voleva fare una centrale elettrica ad energia solare, non gliel’anno dato. Adesso diciamo di voler fare alla tedesca. Siccome Rubbia se lo sono intanto preso gli spagnoli, Fra qualche anno probabilmente diremo “facciamo alla spagnola”

MICHELE BUONO (fuori campo)
Niente certificato verde. Per la legge italiana da quegli specchi non sarebbe mai venuta fuori energia rinnovabile. Poi qualche battuta di troppo sullo stato della ricerca in Italia e il prof. Rubbia si è giocato pure la presidenza dell’Enea. Brutto carattere il prof. Rubbia! Se n’è andato dall’Italia!Madrid. Questa è la Moncloa, la città universitaria. Qui c’è il Ciemat, il principale centro di ricerche energetiche e ambientali del Paese. Il corrispettivo dell’Enea in Italia. E’ venuto a lavorare qui Rubbia.Professore l’ha ottenuto poi il certificato verde?

CARLO RUBBIA- fisico
…Ah sì, sì qui lei ha la tabella completa di tutte le misure fatte, lei vede che in Spagna ci sono molti…venti impianti di cui si parla adesso ,insomma in Spagna la produzione industriale del solare termodinamico è partita!

MICHELE BUONO (fuori campo)
Grazie al regio decreto 436/2004 del Ministero dell’Economia che considera il solare termico una fonte rinnovabile e le consente di ottenere la tariffa incentivante. Quello che non è successo in Italia.

JUAN ANTONIO RUBIO- direttore generale Ciemat
Mi perdoni, non conosco i particolari della legge e della politica italiana ma posso assicurarle che l’energia generata dall’ipotetico progetto Archimede funziona: è perfettamente rinnovabile e pulita. Perché non è stata considerata pulita non lo so. Però è pulita e rinnovabile, glielo assicuro ! E il prof. Rubbia è un’autorità mondiale nel campo, ma non solo in questo. E sapendo, lui, quali sono i nostri progetti al Ciemat, l’ho invitato a collaborare con noi e sono molto onorato che abbia deciso di accettare. Non si tratta che io voglio portar via dall’Italia un genio, no. Si tratta che abbiamo un progetto professionale di grande portata e se il genio italiano ha deciso di collaborare con noi, sono contento. E’ magnifico!...

MICHELE BUONO (fuori campo)
E sono quasi trent’anni che la Spagna ha puntato sul Sole per farlo diventare un carburante in grado di muovere centrali elettriche. Strade dell’Andalusia, da queste parti ci girava i western Sergio Leone. Questa è la piattaforma solare di Almeria, è qui che si fanno gli esperimenti per catturare la forza del sole. Eccoli qua gli specchi di Rubbia: concentrano il calore e l’energia del sole e lo scopo è generare alte temperature per far girare turbine e produrre elettricità.

DIEGO MARTINEZ PLAZA- direttore piattaforma solare Almeria
La differenza è che in una centrale elettrica convenzionale si brucia un combustibile fossile come il carbone, il petrolio, il gasolio, per produrre vapore e far muovere una turbina per produrre elettricità. Quello che facciamo qui è sostituire una caldaia che brucia combustibile fossile con l’energia del sole...

MICHELE BUONO (fuori campo)
E siccome il sole va e viene, l’idea di Rubbia è una miscela di sali fusi per accumulare quell’energia e renderla disponibile sempre, anche quando il sole non c’è.

CARLO RUBBIA- fisico
Il sole brilla in Spagna quanto brilla in Italia e quindi si può fare in qualunque di questi posti. Ci sono molti posti in questo mondo particolarmente importanti, sono i posti della regione dell’Africa del nord, per esempio dove esistono delle grandissime superfici libere, disponibili e molti dei paesi che potrebbero utilizzare in maniera massiva questo calore solare, sotto forma di energia elettrica, come vorrei sottolineare ancora una volta di più, un m2 di terreno nel sud dell’Italia o diciamo in Algeria o in Marocco produce ogni anno l’equivalente di un barile di petrolio. Quindi un barile di petrolio è il prodotto dell’energia termica equivalente da ogni m2, quindi delle distribuzioni di superficie relativamente modeste, di un certo numero di ettari, permettono di raccogliere potenze considerevoli.

MICHELE BUONO (fuori campo)
Quindi un metro quadro di terreno con gli specchi che fa elettricità elimina un barile di petrolio l’anno. Una centrale solare da 50 Mw sta su un km2, dà corrente a una città di 50.000 abitanti ed elimina 1.000.000 di barili l’anno di petrolio.

CARLO RUBBIA- fisico
…Molti dei paesi dell’Africa non hanno nulla ma se avessero il solare potrebbero venderci l’energia elettrica e in questo modo ripagare anche le loro proprie attività.Io non vedo per quale motivo non si possa avere che l’energia fatta in Italia o a Parigi o a Berlino o a Madrid, non possa essere dell’energia che viene alimentata attraverso un cavo da l’Algeria, il Marocco, la Libia, il Chad, quello che vuole lei!

MICHELE BUONO
E si dà un valore economico al deserto?

CARLO RUBBIA- fisico
E quindi questo deserto che non è utilizzato per niente altro, cosa vuole di deserto ce n’è finché vuole!La guerra è determinata essenzialmente dalle scelte di pochi che controllano la situazione di molti, questo è il grosso problema degli scambi, dei controlli, dei contrasti, abbiamo visto il gas è un problema politico, il petrolio è un problema politico! Perché? Perché ci sono pochi paesi che hanno il petrolio e tanti paesi che ne hanno bisogno. Nel caso del solare non esiste questa cosa, come dicevo la stessa quantità di sole che lei trova in Spagna la ritrova nel sud dell’Italia, la trova in Grecia, la trova in Turchia e la trova anche nel Mediterraneo, quindi è ovvio ed evidente che non sarà mai un meccanismo di scontro politico.

MILENA GABNELLI IN STUDIO
Era un progetto Enel quello che Rubbia avrebbe voluto fare da noi, a Priolo, ma il prototipo è rimasto ad impolverarsi all’Enea. E sul progetto c’è tutta la grande industria del settore e la tecnologia applicata. Invece in Italia gli spagnoli piazzeranno i loro rigassificatori. E se ci lasciamo scappare i Nobel cosa ci importerà mai di un semplice ricercatore Fiat.

.......................
.........................

per l'intera puntata clicca: http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068853,00.html

Inviato da: Guest il Mercoledì, 03-Gen-2007, 00:27
QUOTE (Matteo @ Dec 6 2006, 04:43 PM)
19 maggio 2004 intervista a Carlo Rubbia, son passati quasi tre anni ma tutto è fermo a quel giorno.

da Repubblica.it
Vicino a Siracusa un impianto all'avanguardia: oggi l'inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede "Così catturerò l'energia del sole"
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura




Che tristezza ... avevo fatto portare all'esame di licenza media quel progetto, per discuterlo e parlarne con la commissione con entusiasmo e speranza ... che fine pietosa ... che Italia povera di testa e di teste ... Siamo messi male!

Inviato da: MatteoAdmin il Mercoledì, 10-Gen-2007, 23:52
IL PROGRAMMA ENEA
SULL’ENERGIA SOLARE A CONCENTRAZIONE
AD ALTA TEMPERATURA

vers. 17/12/2006

La proposta tecnologica ENEA per l’elettricità solare: l’utilizzo di sali fusi in sistemi a collettori parabolici
La tecnologia che l’ENEA sta sviluppando combina alcune caratteristiche dei sistemi a collettori parabolici lineari e di quelli a “torre solare” ad alta temperatura, puntando su innovazioni tecnologiche che permettano di superare i punti critici di entrambi [2].
In particolare:
• l’utilizzo di collettori parabolici lineari, in quanto tecnologia più “matura”;
• lo sviluppo di tubi ricevitori in grado di operare ad alta temperatura;
• l’utilizzo, come fluido termovettore, di sali fusi (KNO3 – NaNO3) già utilizzati negli
impianti a torre USA;
• la presenza di un sistema di accumulo termico, anche questo già utilizzato negli impianti a torre USA.
Lo schema di funzionamento dell’impianto a collettori parabolici lineari a sali fusi è illustrato nella figura seguente:


user posted image

Fig. 14 – Schema della tecnologia ENEA per impianto a sali fusi

Sono presenti due serbatoi (serbatoio “caldo” e serbatoio “freddo”) che contengono la miscela di sali fusi rispettivamente alla temperatura di 550 °C e 290 °C. Dai serbatoi partono due circuiti indipendenti in cui il sale è spinto da opportune pompe di circolazione. Nel circuito del campo solare, in presenza di irraggiamento sufficiente il sale, prelevato dal serbatoio freddo, si scalda fino
a 550 °C circolando all’interno dei collettori solari e va a riempire il serbatoio caldo. Nel circuito del generatore di vapore (GV) il sale viene prelevato dal serbatoio caldo e, dopo aver prodotto vapore surriscaldato nel GV, ritorna al serbatoio freddo.
Nei limiti della capacità di accumulo, i due cicli – quello relativo alla cattura di energia dal sole e quello relativo alla produzione di vapore per alimentare il sistema di generazione elettrica - sono completamente svincolati, consentendo una produzione elettrica controllabile (con elevata dispacciabilità) a prescindere dalla disponibilità dell’irraggiamento solare.


I vantaggi dei sali fusi
L’impiego di sali fusi come fluido termovettore consente due vantaggi:
• di realizzare un accumulo termico a basso costo, in quanto i sali sono economici, non tossici e a limitato impatto ambientale (si tratta di fertilizzanti naturali) in caso di fuoriuscita accidentale;
• di aumentare la temperatura all’uscita del campo solare fino a 550 °C, con aumento delle prestazioni del ciclo termodinamico di produzione elettrica; nel caso degli oli sintetici la massima temperatura è invece limitata a circa 400 °C.


per l'intero documento 42 pagine di file pdf clicca: http://www.enea.it/com/solar/doc/csp.pdf

Inviato da: matteo il Giovedì, 18-Gen-2007, 01:00
IL PROGRAMMA ENEA SULL’ENERGIA SOLARE A CONCENTRAZIONE AD ALTA TEMPERATURA
Vers. 17 dicembre 2006

LA TECNOLOGIA ENEA PER CENTRALI DI POTENZA
Il progetto Archimede


Aspetto fondamentale del programma di sviluppo, previsto dalla legge 388/2000, è la realizzazione di applicazioni dimostrative alla scala industriale, nella fattispecie la realizzazione di centrali solari di potenza.
A tal fine l’articolo di legge, al comma 2, prevede che il contributo statale a tali iniziative può coprire fino al 40% del costo complessivo, dovendosi reperire sul mercato la parte restante, a carico dei soggetti industriali. L’articolo consente comunque ai soggetti partecipanti di beneficiare degli incentivi previsti dalla legislazione vigente per la produzione di energia da fonte rinnovabile: ad esempio la vendita, oltre che dell’energia prodotta, dei “certificati verdi” ad essa associati.

Il “Progetto Archimede”, frutto di una collaborazione con ENEL, è la principale proposta di realizzazione dimostrativa della tecnologia ENEA.
Questo progetto prevede la realizzazione di un impianto solare integrato con la centrale termoelettrica ENEL ubicata a Priolo Gargallo (Siracusa), già denominata Archimede in onore del famoso inventore siracusano.
La scelta di Priolo Gargallo nasce dalle seguenti motivazioni tecniche:
• vi è notevole disponibilità di terreno, circa 60 ha attualmente inutilizzati, nell’area della centrale;
• il sito gode di valori elevati di insolazione, con un irraggiamento solare diretto medio annuo misurato pari a 1.748 kWh/m2 anno;
• il vapore prodotto verrà immesso direttamente nella turbina a vapore della centrale esistente, consentendo di risparmiare su tutta la parte convenzionale – evitando l’installazione di un gruppo turboalternatore e delle apparecchiature elettriche per la connessione alla rete;
• l’integrazione alla centrale ENEL consentirà di sfruttare tutta una serie di infrastrutture tecniche e faciliterà la gestione sperimentale.


L’attuale centrale termoelettrica a metano, rimodernata introducendo un ciclo combinato, è composta da due sezioni da 380 MWe ciascuna (250 MWe il gruppo turbogas e 130 MWe il gruppo vapore), per una potenza complessiva di 760 MWe. L’inaugurazione della centrale rimodernata è avvenuta nel maggio 2004.

user posted image
Fig. 37 - Vista attuale della Centrale Termoelettrica ENEL di Priolo Gargallo

Con l’installazione del campo solare la centrale potrà fregiarsi, oltre che del nome, anche del titolo di prima centrale termoelettrica integrata da un campo solare realizzato secondo il principio degli “specchi ustori” di Archimede.

Il vapore prodotto consentirà un aumento della potenza elettrica della centrale dell’ordine di 28 MW.


Dal punto di vista operativo, l’attività preliminare condotta nella prima metà del 2003 ha portato alla stipula di un protocollo di intesa fra ENEA ed ENEL, allo scopo di verificare la fattibilità tecnica e la convenienza economica del Progetto e costituire tra le parti una società di capitali per la realizzazione dell’iniziativa.
E’ stato in seguito congiuntamente redatto un Progetto Preliminare che raccoglie tutti gli elementi tecnici, ottenuti dalle attività di ricerca e sviluppo e dai calcoli della progettazione di base.

user posted image
Fig. 38 -Schema dell’ integrazione dell’impianto solare con il ciclo combinato prevista nel
“Progetto Archimede”

La fase attuativa del progetto comporta ora di:
• costituire una società mista;
• redigere congiuntamente il progetto definitivo;
• indire la gara per la realizzazione dell’impianto.

Da parte ENEA i fondi disponibili per il progetto ammontano a 27,5 milioni di €; questa cifra rappresenta la parte preponderante del finanziamento di 48 milioni di € concesso all’ENEA sulla base della legge 388/2000; di questi sono finora stati spesi 17,5 milioni di € per le attività di Ricerca e Sviluppo.

Il costo totale preventivato per il Progetto Archimede ammonta a 63 milioni di € .

user posted image Fig. 39- Schema della disposizione dei collettori solari (in celeste) sull’area disponibile

user posted image Fig. 40 - Simulazione fotografica del campo solare per il Progetto Archimede

I dati salienti dell’impianto dimostrativo, come risultano dal Progetto preliminare dove è previsto un campo solare con 318 collettori da 100 m disposti in direzione Nord-Sud, sono illustrati nella seguente tabella:

Superficie riflettente del campo solare (m2) 179.097
Area totale occupata dai collettori ( ha) 18,8
Area totale occupata dal campo solare (ha) 37,6
Potenza di picco del campo solare 1. ( MWt) 136,1
Capacità di accumulo termico (MWh) 500
Potenza elettrica (equivalente) nominale (MWe) 28
Energia elettrica lorda annua prodotta 2. ( GWhe/a) 55,9
Energia elettrica netta annua prodotta 2. ( GWhe/a) 54,2
Fattore di carico dell’impianto 3. (%) 22,1
Rendimento medio annuo di raccolta 4. (%) 61,8
Rendimento medio annuo elettrico (equivalente) netto 5. ( %) 17,3
Risparmio annuo di energia primaria 6. (tep/a) 11.835
Emissione annua di CO2 evitata 6 ( t/a) 36.306


1. Con un flusso solare di 1.000 W/m2 e un’efficienza di picco dei collettori del 76%.
2. Per ottenere la produzione netta occorre detrarre l’assorbimento degli ausiliari relativi alla parte solare, stimati al 3% dell’energia prodotta.
3. Rapporto tra l’energia netta prodotta e quella producibile se l’impianto lavorasse tutto l’anno alla potenza nominale
4. Calcolato sull’energia solare incidente sul piano dei collettori
5. Rispetto alla radiazione normale diretta annua e alla superficie riflettente
6. Si è considerato un consumo specifico termico medio di 2.184 kcal/kWh e un’emissione specifica di 670 g CO2/kWh, dati medi ENEL 2003 per produzione termoelettrica.


In termini specifici, riferiti a 1 km2 di territorio, è quindi previsto di raggiungere le seguenti prestazioni, con i livelli di irraggiamento tipici della Sicilia:
Potenza elettrica: 74,5 MWe/km2
Produzione elettrica annua (equivalente) specifica: 144 GWh/(km2 anno)
Risparmio annuo di energia primaria 31.500 tep/(km2 anno)
Emissione annua di CO2 evitata 96.500 t/(km2 anno)


Tratto da: IL PROGRAMMA ENEA SULL’ENERGIA SOLARE A CONCENTRAZIONE
AD ALTA TEMPERATURA
Per l'intero documento 42 pagine in PDF clicca: http://www.enea.it/com/solar/doc/csp.pdf

Inviato da: Mike Portnoy il Sabato, 07-Apr-2007, 21:44
Mmmm... Matteo hai decisamente scritto troppo io come penso anche gli altri non ho voglia di leggermi tale romanzo... semplicemente... il progetto è stato approvato? Si farà? Qualcuno ne ha parlato da qualche parte?

Inviato da: MatteoAdmin il Domenica, 22-Apr-2007, 15:02
QUOTE (Mike Portnoy @ Sabato, 07-Apr-2007, 21:44)
Mmmm... Matteo hai decisamente scritto troppo io come penso anche gli altri non ho voglia di leggermi tale romanzo... semplicemente... il progetto è stato approvato? Si farà? Qualcuno ne ha parlato da qualche parte?



Mike ho scritto troppo rolleyes.gif , ma dai credo di aver scritto il minimo indispensabile per aver un idea di come funzioni tale sistema(si può leggere con calma anche a stralci quandi si ha voglia e tempo biggrin.gif ).
Questo sistema innovativo messo a punto da Rubbia combinando Centrali a specchi con sistemi a Torre, da alcuni anni è all'attenzione e studio degli scienziati Tedeschi che hanno già ipotizzato una rete di Centrali Solari gemelle di Archimede che interessi tutta l'Africa settentrionale e produca tanta Energia Solare da alimentare l'intera Europa vedi http://pianetaparadiso.forumgratis.org/index.php?showtopic=72# in questo forum.

Il progetto Archimede sembra finalmente partito http://pianetaparadiso.forumgratis.org/index.php?&showtopic=102#, dico sembra perchè anche un'altra volta ci fu l'inaugurazione http://pianetaparadiso.forumgratis.org/index.php?&showtopic=6#, firme, conferenza stampa ma poi saltò tutto, pure il ministro(Marzano) ed il presidente dell'Enea(Carlo Rubbia).
Stavolta si è deciso di partire con un profilo più basso si realizzerà per ora uno stralcio pari a 5 MW su 28 MW totali, cioè si installeranno circa 35.000 mq di specchi parabolici rispetto ai 200.000 mq previsti.
Sinceramente credo si stia marciando col freno a mano tirato, anche perchè una simile soluzione, caso mai si sarebbe dovuta adottare, sin dai tempi dell'impianto sperimentale di Casaccia 500 mq di Specchi, situati a latitudine non ottimale, infatti a Priolo l'insolazione è superiore di circa il 30% rispetto a Casaccia.
Comunque l'importante e che ora si parta, anche perchè gli investimenti sono veramente ridicoli, +- 50 milioni di euro per realizzare l'intero impianto da 28 MW.

Colomba_postina.gif

Inviato da: MatteoAdmin il Lunedì, 26-Nov-2007, 14:18
Al via il Progetto http://pianetaparadiso.forumgratis.org/index.php?&showtopic=6#

Enel ed Enea: firmato Protocollo d'Intesa

Protocollo di intesa Enel-Enea per rendere operativo l'impianto solare ad altissima efficienza. Sorgerà presso la centrale di Priolo Gargallo (SR) e sarà il primo al mondo a integrare un ciclo combinato a gas con il solare termodinamico, basato su una tecnologia fortemente innovativa. « Con questo progetto e con le altre iniziative del Piano Ambientale - ha affermato il direttore della divisione Gem di Enel, Sandro Fontecedro - intendiamo sperimentare le soluzioni più avanzate per ridurre l'impatto sull'ambiente della produzione di energia elettrica»

In Sicilia, il primo impianto al mondo a integrare un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico. È il Progetto Archimede, che sarà operativo presso la centrale Enel di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa.

Il protocollo d'intesa è stato firmato lunedì 26 marzo, presso l'Auditorium Enel di Roma, dal direttore della Divisione Generazione ed Energy Management Enel, Sandro Fontecedro, e dal presidente dell'Enea, Luigi Paganetto.

All'evento, erano presenti il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, l'onorevole Gianni Silvestrini (ministero dello Sviluppo Economico), l'Assessore all'Ambiente della Regione Sicilia, Rossana Interlandi, e il premio Nobel, Carlo Rubbia.user posted image

Archimede utilizzerà una tecnologia ad alto rendimento che produrrà energia elettrica dal sole sempre, anche di notte o quando il cielo è coperto, grazie a una miscela di sali in grado di conservare a lungo il calore raccolto durante il giorno.

L'Enea ha messo a punto una tecnologia fortemente innovativa, con un nuovo sistema composto da batterie di specchi parabolici che concentrano la luce diretta del sole su tubazioni, percorse da un fluido a base di sali che ha la proprietà di accumulare il calore.

In questo modo, il calore ad alta temperatura (fino a 550 gradi) è disponibile in ogni momento della giornata. Mentre i sali, a differenza dell'olio minerale finora utilizzato dagli impianti solari in esercizio, sono totalmente innocui per l'ambiente (anche in caso di fuoriuscite accidentali), e non sono infiammabili.

L'energia termica prodotta e conservata servirà a generare vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine dell'adiacente impianto a ciclo combinato della centrale Enel, incrementerà la produzione di energia elettrica, riducendo la necessità di bruciare combustibili fossili e migliorando quindi le prestazioni ambientali.

«L'Italia ha scelto la svolta sul solare. Siamo di fronte a una grande sfida - ha dichiarato il ministro Pecoraro Scanio - Sono contento che Carlo Rubbia sia in Italia con questo progetto ma è anche importante far ripartire la nostra tecnologia e siamo impegnati in questa direzione».

Grazie all'impianto solare, la potenza della centrale crescerà di circa 5 MW, producendo energia elettrica aggiuntiva di fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno annuale di 4.500 famiglie, con un risparmio di circa 2.400 tonnellate equivalenti di petrolio all'anno e minori emissioni di anidride carbonica per circa 7.300 tonnellate l'anno. L'investimento complessivo è di oltre 40 milioni di euro. Una volta completato il previsto iter autorizzativo, l'entrata in esercizio è prevista entro il 2009.

«Con Archimede intendiamo coniugare la migliore tecnologia di oggi con quella di domani - ha affermato Sandro Fontecedro, sottolineando la volontà di Enel di misurarsi con il grande tema dello sviluppo sostenibile - L'azienda, con un Piano Ambiente del valore di oltre 4 miliardi, è in prima linea nella frontiera della ricerca e dell'innovazione. Con questo progetto e con le altre iniziative del Piano - ha concluso il direttore della divisione Gem - intendiamo sperimentare le soluzioni più avanzate per ridurre l'impatto sull'ambiente della produzione di energia elettrica».

«Si tratta di un impianto che fa lavorare insieme un'istituzione di ricerca come l'Enea e una grande azienda come Enel - ha detto Luigi Paganetto - È una grande sfida, ma sappiamo che se percorriamo questa strada siamo destinati a vincerla. La cosa importante è che abbiamo superato la fase di progetto e stiamo per realizzare il primo impianto».

«Con la realizzazione di Archimede si passa infatti dalla fase di laboratorio alla fase industriale; un momento indispensabile, oltre che decisivo sotto il profilo tecnologico e dello sviluppo dei componenti. La scelta di realizzare subito un modulo da 5 MW - ha concluso il presidente dell'Enea - risponde all'esigenza di avere immediatamente un impianto in funzione affinché la tecnologia e l'innovazione di Archimede consentano alle imprese italiane del settore di guardare a un mercato che è di dimensioni mondiali».

fonte : http://www.enel.it/attivita/novita_eventi/archivio_novita/progetto_archimede_al_via/presentazione/
Colomba_postina.gif

Inviato da: MatteoAdmin il Lunedì, 26-Nov-2007, 14:46
Ad 8 mesi dalla firma di questo secondo protocollo, ancora tutto tace.
Il primo fu firmato nel maggio del 2004 con taglio di nastro e grande enfasi sulla stampa e poi andò a finire come abbiamo visto con la sostituzione del Presidente dell'Enea Carlo Rubbia e del ministro che firmò quel protocollo Antonio Marzano, strano ma vero anche il ministro che firmò la legge Antifumo e Antiamalgama Gerolamo Sirchia fu sostituito chissà perchè nei Rimpasti di Governo poi vengono estromessi sempre quelli che ragionano con la loro testa, ed in questo destra e sinistra mi sa non sono tanto diverse.
Gerolamo Sirchia poi è stato accusato da una Multinazionale di aver intascato, quando era Medico-Dirigente ospedalariero, una tangente udite udite di 7.500 euro, somma regolarmente fatturata come consulenza, ma quando mai le tangenti si sono limitate alla cifra ridicola di 7.500 euro?
Come mai un fatto accaduto tanti anni prima è stato denunciato solo dopo che questo ministro ha emanato due decreti così importanti per la salute umana e che allo steso tempo vanno a ledere gli interessi delle multinazionali del tabacco e delle confezioni di Amalgama al Mercurio da mettere nella bocca della gente ma i cui residui è vietato smaltire con la Netezza urbana cittadina in quanto condiderati altamente nocivi e quindi sogetti ad essere smaltiti come rifiuti speciali?
Come mai il suo predecessore illuminare, nella lotta ai Tumori ed al fumo non ha emanato nessun decreto Antifumo?
Credo che le risposte siano ovvie ed ognuno può facilmente darle da se.

Inviato da: Luca il Giovedì, 29-Nov-2007, 03:10
user posted image

Fig. 1- Mappa mondiale dell’irraggiamento solare diretto che evidenzia la “sun belt”

Inviato da: Luca il Domenica, 20-Gen-2008, 00:18
Per curiosità e storia tra la realtà e la leggenda sugli "Specchi Ustori" di Archimede si può leggere:
"Storia, Scienza e Leggenda degli Specchi Ustori di Archimede"
di Carlo Zamparelli -

trattato in Pdf scaricabile dal seguente link
: http://www.gses.it/pub/specchi1.pdf


user posted image


Archimede nel 212 a.c. cerca di respingere l'assalto della flotta di navi romane del console Marcello, tramite uno Specchio Ustore(ormai sembra certo che questo fatto non si è mai realmente verificato).

Inviato da: MatteoAdmin il Domenica, 20-Ott-2013, 20:41
prova

user posted image

Powered by Invision Power Board (http://www.invisionboard.com)
© Invision Power Services (http://www.invisionpower.com)